ANTONELLA ALLARA
Antonella Allara è nata il 4 agosto 1963 a Milano, dove attualmente vive e lavora. Giornalista di professione, ha sempre amato scrivere racconti e poesie, considerando le parole uno strumento privilegiato per esprimere tutte quelle emozioni che abitano e si muovono in ognuno di noi. Dal 1991, come autodidatta, ha accostato l'attività pittorica a quella narrativa e poetica, servendosi di colori e pennelli per comporre personalissime "storie" anche sulla tela. Ha pubblicato una raccolta, "Res nullius e altri racconti", con la casa editrice Acquaviva e presenta con costanza la sua pittura on line in rassegne personali e collettive.






Sulla strada di casa durante il tramonto
tecnica mista su tela, 80 x 80, 2000


CLOSE UP

Minima distanza.
Voglio una minima distanza.
Fino a sfocare i contorni dei pensieri.
Nelle linee indefinite di tutti gli oggetti del mondo voglio dormire.
In una dissolvenza che lascia emergere altro voglio cadere.
Minima distanza.
Voglio una minima distanza.
Fino ad abbracciare l'invisibile sentire.
Nei disegni labili di un'esistenza nuova voglio svegliarmi.
In una nebbiosa luce che lascia galleggiare anche le temibili ombre voglio alzarmi.
E camminare.
Camminare.
A minima distanza da me.
Fino a sfocarmi.
Voglio essere ritratto ravvicinato.
Per me.
Per te.
Per te che mi guardi il cuore e chiedi cosa vede.
"Cosa scorge a minima distanza?".
Un passo dopo l'altro percorre e coglie, al ritmo dei battiti, la Terra tutta.
Minima distanza.
Voglio una minima distanza.
Nel mondo senza più linee attendo il disegno.
Cammino nella mappa invisibile eppure mi oriento.
Ecco.
Finalmente, nella minima distanza, non mi smarrisco più.





Il vagabondo senza tetto
tecnica mista su tela, 50 x 50, 2001






NOTTURNO

Sospira la notte e agita foglie di alberi.
Le sento parlare.
Ogni notte ha i suoi sussurri.
Ogni notte ha le sue falene.
A volte mi perdo dietro i loro voli.
Ma è qui che voglio stare.
Tra i castelli della tua anima arcana.
Tra le dolci frasi dei rami che mi porgi.
Mi inviti ad ascoltare.
E ancora li sento parlare.
Ogni notte ha i suoi bisbigli.
Ogni notte ha i suoi cieli grigi.
A volte in assenza di luce non ti vedo.
Ma è qui che voglio stare.
Tra gli abbracci che accendono il buio.
Tra i brevi discorsi delle gemme con cui mi sfiori.
Mi inviti ad ascoltare.
E di nuovo le sento parlare.
Questa notte ha stelle.
Questa notte ha luna.
E io non voglio andare.




LUNA DONNA